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Come scegliere il miglior sistema di riscaldamento per la propria casa

2017-01-09 18:07

Admin

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Come scegliere il miglior sistema di riscaldamento per la propria casa

Quale impianto di riscaldamento è adatto alla nostra casa e come alimentarlo? Consigli utili per ottenere efficienza e risparmio

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Le temperature rigide che hanno accompagnato questo avvio di stagione, riportano al centro del dibattito edilizio la scelta dei sistemi di riscaldamento domestico. La questione, sia per chi costruisce una nuova casa che per coloro che affrontano una ristrutturazione, sta nel trovare il sistema che garantisca un’ottima prestazione energetica unita ad un concreto risparmio. Insomma avere una casa calda ma senza spendere una fortuna. La prima cosa da tenere bene a mente è che non esiste una tipologia di riscaldamento standard che vada bene per tutte le case, quindi è bene evitare di scegliere per sentito dire o sulla base dell’esperienza altrui, ma analizzando le caratteristiche della propria abitazione: superficie da riscaldare, esposizione alla luce e al vento, punti di dispersione del calore (vecchi infissi, pareti non isolate, piani non abitati), presenza o meno di cappotto termico o di altre soluzioni isolanti, ecc... Una volta volutati tutti questi parametri il primo intervento da pianificare è sui punti di dispersione. Se non agiremo su questo livello, nessun impianto di riscaldamento potrà davvero dimostrare la sua vera efficienza. Una volta che la casa risulterà termicamente isolata, passiamo ad elaborare una decisione corretta sul tipo di riscaldamento migliore per la vostra casa. Gli impianti oggi in commercio ci pongono innanzitutto di decidere quale tecnologia o fonte energetica vogliamo utilizzare nella nostra casa.L’alimentazione dei nostri impianti, infatti, segnerà il rapporto costi/benefici sia nel breve che nel lungo termine. Che si parli di caldaie, di caminetti, o stufe, l’alimentazione GPL o Metano si rivela la più costosa, ma anche quella che richiede meno manutenzione e nessuno sforzo nell’accensione. Il pellets e la legna sono invece sicuramente più economici, ma necessitano di maggiori accortezze: intanto c’è bisogno di uno spazio di stoccaggio, vanno continuamente ricaricati nelle stufe o nei camini (parliamo dei tradizionali ovviamente) e implicano operazioni di pulizia continua. Ovviamente c’è anche chi sceglie di puntare su energie rinnovabili, come quella solare. Fatta questa scelta, vediamo quali sono gli impianti per riscaldare la nostra casa: 1- Riscaldamento a battiscopa, si installa appunto sostituendo il tradizionale zoccolo che corre lungo il perimetro degli ambienti domestici. È consigliato perché può essere installato facilmente anche durante ristrutturazioni leggere, è quasi invisibile e non solleva polvere, arriva in tutta a casa, utilizza poca acqua, diffonde il calore in maniera uniforme per irraggiamento, mantiene asciutte le pareti e può essere alimentato anche da fonti rinnovabili, aumentando il risparmio energetico a parità di calore prodotto. 2- Riscaldamento a pavimento: molto gettonato nei prefabbricati di legno e nella bioedilizia, utilizza un sistema radiante a pannelli. Presenta tutti i vantaggi dell’impianto a battiscopa, ma in aggiunta azzera l’ingombro, permette di accostare i mobili alle pareti e può essere realizzato sia con tubazioni che con serpentine elettriche. 3- Riscaldamento elettrico: è chiaramente una scelta conveniente solo per chi ricava autonomamente energia da fonti rinnovabili (solare ed eolico). In questo caso, i costi di installazione dell’impianto verrebbero ammortizzati grazie al grande risparmio accumulato nel tempo. 4- Riscaldamento a soffitto: anche se come tutti sanno l’aria calda tende a salire, sfruttando il principio di scambio del calore, si possono riscaldare gli ambienti a partire dal tetto. Il principio di irraggiamento è uguale a quello sfruttato per il riscaldamento a battiscopa o a pavimento e ai vantaggi di questi unisce un minor costo e tempo di installazione poiché non necessita di opere murarie. Non è però la soluzione ideale per tutti gli ambienti, in particolare le case con soffitti alti o le case particolarmente fredde, in cui il calore impiegherebbe molto tempo prima di arrivare a pavimento e diffondersi uniformemente in tutta la stanza. 5- Riscaldamento a infrarossi: ultimo ritrovato per le esigenze domestiche, questo sistema usa i raggi infrarossi per riscaldare le superfici della stanza, anziché l’aria. La dispersione di calore risulta minima, gli ambienti rimangono asciutti, concentrare la produzione di calore senza sollevare polvere o creare ingombro.

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